venerdì 31 ottobre 2008

Apre la consultoria autogestita a Milano

L'ambulatorio medico popolare di via dei Transiti 28 a Milano non ottempera
all'ordinanza di rilascio dell'immobile e rilancia:
dal 4 novembre il collettivo Maistat@zitt@ riapre lo spazio consultorio
riservato alle donne, tutti i martedì dalle 18 alle 19,30

Il 4 novembre alle 18 inauguriamo la riapertura di questo spazio con un
aperitivo, sfidando le avverse vicende giudiziarie che hanno visto il
nuovo proprietario degli spazi in cui ha sede l'amp vincere la causa per
la liberazione dell'immobile, e che prevedono un nuovo accesso
dell'ufficiale giudiziario (con richiesta di forza pubblica) per il 25
novembre prossimo.

Dalla settimana successiva lo spazio “consultoria” sarà aperto tutti i
martedì dalle 18 alle 19,30 c/o Ambulatorio Medico Popolare via dei
transiti 28 Milano

IL PROGETTO

Nel 1994, a Milano, in alcuni spazi della casa occupata di via dei
Transiti, cominciava l'esperienza dell'Ambulatorio Medico Popolare per
la difesa del diritto alla salute. All'interno di quell'esperienza, su
un progetto portato avanti da tempo da un collettivo di compagne molto
giovani, nasceva il Consultorio autogestito e demedicalizzato.
Al Consultorio si potevano trovare informazioni "non neutre" sulla
contraccezione, sull'aborto, sulla gravidanza, sulla salute delle donne,
oltre che una mappatura "critica" dei consultori pubblici milanesi e
degli ospedali. Nel corso degli anni sono stati ripetutamente svolti
incontri di autoformazione su questi argomenti sia all'interno del
consultorio che nei centri sociali, e con le donne straniere nelle
scuole di italiano.
Un'esperienza preziosa che nel 2000, per problemi di tempo e di forze, è
stato inevitabile concludere, ma se è stato chiuso lo spazio "dedicato",
cioè la giornata in cui l'ambulatorio era aperto solo per le donne, non
è venuto meno in tutti questi anni il punto di riferimento informativo
costituito dalle compagne che continuano a svolgere la loro attività in
Ambulatorio.
La situazione attuale di attacco all'autodeterminazione delle donne e di
rimessa in discussione di alcuni diritti dati per acquisiti, rende
necessario riaprire questo spazio "fisico" in cui poter fare
informazione, in particolar modo sull'interruzione di gravidanza, sulle
modalità di accesso (soprattutto per le donne migranti) e sulla qualità
delle strutture pubbliche dedicate alla salute delle donne, sulla
conoscenza del proprio corpo e sulla contraccezione, sulle malattie a
trasmissione sessuale.

LE ATTIVITA'

questo ciò che si potrà trovare da subito
* informazioni, assistenza, e indirizzamento alle strutture pubbliche
per richieste di interruzione di gravidanza
* informazioni e indirizzamento ai consultori pubblici milanesi e alle
strutture ospedaliere a cui rivolgersi per problemi ginecologici,
gravidanza, parto, menopausa
* informazioni e indirizzamento alle strutture contro la violenza
maschile sulle donne
* ogni primo martedì del mese sarà dedicato in particolare, ma non solo,
alle donne lesbiche
* informazioni e materiali riguardanti la campagna “obiettiamo gli
obiettori” e spazio osservatorio OGO dove fare segnalazioni su abusi in
caso di
richiesta di IVG o di pillola del giorno dopo, o su problemi legati alla
presenza di medici obiettori di coscienza nei consultori o negli ospedali

queste le attività che partiranno prossimamente
* informazioni e incontri sulla contraccezione
* informazioni e incontri sulle malattie a trasmissione sessuale
* informazioni e incontri sulla medicina naturale, momenti di
autoformazione su sessualità, consapevolezza e contraccezione

le attività della consultoria sono completamente autogestite a
autofinanziate: non verranno richieste iscrizioni, soldi, tessere
sanitarie, permessi di soggiorno o altri documenti.

Questi i riferimenti per informazioni o contatti
02-26827343 lun 15,30-18,30 e gio 17,30-20,30 (orario di apertura AMP) e
mar 18-19,30 (orario consultoria)
maistatezitte@autistiche.org

per approfondimenti
www.vieneprimalagallina.org
www.ambulatoriopopolare.org
www.ogo.noblogs.org

Novità dall'Assemblea delle Donne del Consultorio di Magliana

Questa mattina (29.10.2008) è arrivata comunicazione ufficiale da parte della ASL di un raggiunto accordo con la proprietà dell' appartamento 256/C/3 in via della Magliana. L'accordo prevede una proroga dello sfratto fino (e NON OLTRE) a fine gennaio 2009.
D'altra parte, L'ing. Massimi, responsabile dei lavori al cantiere del Poliambulatorio di via Vaiano, dove il consultorio potrà finalmente trovare definitiva sistemazione, si
impegna da oggi a fornire un report dei lavori ogni dieci giorni, in modo da permetterci di monitorare la situazione.
Noi come assemblea delle donne, date precedenti esperienze antisfratto, presenzieremo comunque il 6 novembre con un picchetto in forma ridotta davanti il consultorio
per ricevere la comunicazione della proroga da parte dell' Uff. Giudiziario. Chi volesse venire a ribadire la propria presenza sarà la benvenuta.
L'INIZITIVA del 1° NOV. E' quindi RIMANDATA a dopo il picchetto. Ci ritroveremo in piazza a Magliana non più soltanto per fare informazione e attività sul territorio relative ai consultori , ma sarà anche la festa di tutt* coloro che hanno partecipato alla riuscita
di questa lotta. Noi non sappiamo se a gennaio la situazione sarà effettivamente risolta. Comunque vi terremo al corrente.
Per il momento grazie a tutte quelle che si sono mobilitate, ci hanno dato consiglio,
materiale info e sostegno.

Le donne dell'assemblea del consultorio.

martedì 21 ottobre 2008

Interventi dall'assemblea su reddito/lavoro/precarietà del 27 settembre 2008

Link per scaricare gli innterventi dell'assemblea del 27 settembre del
tavolo 4 (reddito/lavoro/precarietà).

Si può scaricare o leggere dal blog
insieme alla locandina dell'mfpr contro il D.d.L. Carfagna :


http://dossiertavolo4flat.blogspot.com/

Un altro decreto contro le donne

Il decreto Gelmini non risponde ad esigenze didattiche, ma alla scelta di privatizzare i servizi, di dare spazio alle scuole confessionali, di non investire nella cultura e nella formazione dei più giovani:
ANCORA UNA VOLTA SONO LE DONNE A PAGARE IL PREZZO PIÙ ALTO.
Nella già totale assenza di servizi pubblici per l’infanzia e di insufficienza clamorosa di asili nido, la riduzione dell’orario nella scuola elementare da 40 a 24 ore settimanali penalizza le donne, attaccandole su tutti i fronti:

-COME MADRI LAVORATRICI perché impone loro di pagare una babysitter o dei servizi alternativi privati, mentre impone alle tante donne che non possono permetterselo di tornare rinchiuse tra le mura domestiche

-COME INSEGNANTI, COLLABORATRICI, OPERATRICI che rischiano di essere tagliate fuori da un mercato del lavoro che già in Italia conta una percentuale bassissima di donne e che le vede sottopagate, impiegate in lavoro precari, sfruttate, vittime di discriminazione.

Non dimentichiamo che perdere il lavoro significa DIPENDENZA ECONOMICA, che è una tra le principali cause che costringono una donna a restare fisicamente e psicologicamente in situazioni di VIOLENZA.
Il governo propone la “novità” della maestra unica che, oltre a determinare un aggravio per le lavoratrici della scuola ed uno scadimento qualitativo del servizio, significa “PENSIERO UNICO”, ovvero la perdita della pluralità di visioni e di esperienze che per noi significa crescita.

DICIAMO NO A QUESTO DECRETO CHE LIMITA IL DIRITTO DELLE DONNE DI SCEGLIERE

DICIAMO NO A UN DECRETO CHE IMPOVERISCE LA SCUOLA

DICIAMO NO A QUESTA FORMA DI VIOLENZA DELLE ISTITUZIONI SULLA VITA DELLE DONNE


ASSEMBLEA ROMANA DI FEMMINISTE E LESBICHE
flat.noblogs.org

LIBERE DI AGIRE CAPACI DI REAGIRE!

Presidio
Piazza Verdi, Bologna
ore 18.30
Martedi 21/10/2008

Il 13 Agosto un'altra donna è stata stuprata ai giardini del guasto.
Nella notte tra sabato e domenica una ragazza di 14 anni ha denunciato di aver subito uno stupro nella zona universitaria di bologna da parte di due uomini poco più che maggiorenni.


*Noi donne e lesbiche di Bologna siamo di nuovo in piazza per rivendicare la libertà di attraversare tutti i luoghi della città, sia di giorno sia di notte. Affermiamo ed esigiamo l'inviolabilità dei nostri corpi.

*Per dire basta ad ogni forma di femminicidio e ribellarci insieme alla violenza maschile.

*Contro la cultura sessista che si autogiustifica, che ci vuole oggetto di desiderio e di controllo e ci nega la libera scelta di come gestire i nostri corpi, e dunque ci nega soggettività politica e piena cittadinanza.

Ribelliamoci insieme alla violenza maschile
Riprendiamoci spazio
Denunciamo le violenze


maragridaforte@inventati.org


Figliefemmine - Mujeres Libres - Collettivo Clitoristrix Femministe e Lesbiche - Quelle che non ci stanno - Fuoricampo lesbian group - Rete delle donne di Bologna

Assemblea del Consultorio Piazza dei Condottieri

No allo sfratto del consultorio di Magliana

mercoledì 15 ottobre 2008

Iniziativa de L'una e le altre

Il 13 ottobre un gruppo di sommosse romane ha appeso lo striscione:

MA QUALE DECORO! E' SOLO VIOLENZA LEGALIZZATA!
NESSUNA PROSTITUTA DEVE ESSERE CRIMINALIZZATA!

sul cavalcavia di VIA SALARIA, in corrispondenza della Motorizzazione Civile.

Guarda il video qui:

http://www.donnatv.it/tv/mooffanka/?tool=tvp

Aperitivo venerdì 17 ottobre ore 19.00 organizzato dal colletivo Le Ribellule

lunedì 13 ottobre 2008

Libero Bivacco con Libero Addescamento

*LE POLITICHE SECURITARIE CONTRO MIGRANTI E SOGGETTI FUORI NORMA CI RIGUARDANO TUTTE, NESSUNA ESCLUSA... NEMMENO TU !!!*


È necessario reagire alle logiche e ai molteplici atti di razzismo istituzionale e diffuso che arrivano ad attaccare e mettere in discussione la vita stessa.

Pensiamo sia urgente fermare il tentativo di costruire - attraverso leggi, ordinanze e norme che rimandano alla "sicurezza", al "decoro urbano" e all'ordine pubblico - meccanismi di inclusione differenziata nella società, con donne e uomini che vengono privati completamente dal godimento dei diritti e delle libertà e disumanizzate/i.

Diciamo NO alla negazione dei diritti e delle libertà per coloro che rappresentano i soggetti "fuori norma" rispetto ad una "normalità imposta".
La politica dell'inclusione differenziata ci riguarda tutte perchè l’esclusione e la “persecuzione”
di alcune è basata sulla stessa logica con cui vengono imposte regole e ruoli per tutte.

Femministe, lesbiche, transessuali, prostitute, donne migranti vivono quotidianamente, in diverse forme e con diversa intensità, i pericoli di una società sessista e razzista che, oltre a giustificare le tante forme di violenza della cultura maschilista e patriarcale, discrimina fra brave e cattive, belle e brutte, fate e streghe, sante e puttane.

Non ci stancheremo di ripetere che sessismo e razzismo sono le facce di una stessa medaglia.

Per questo invitiamo tutt@ a partecipare al nostro
"LIBERO BIVACCO CON LIBERO ADESCAMENTO".

Costruiamo insieme uno spazio nel quale sovvertire le norme eterodirette,
mostrare le contraddizioni della società in cui viviamo, ribadire la nostra autodeterminazione.
Il LIBERO BIVACCO è una pratica aperta a chiunque ha voglia di sovvertire l'immaginario e
fermare le politiche repressive, riproducibile e moltiplicabile in ogni luogo.
Portate ombrellini rossi (simbolo europeo delle sex workers),
retini da pesca per l'adescamento, centimetri per misurare la lunghezza delle minigonne,
cassonetti per la raccolta differenziata di (non)cittadine/i di serie A, B, C ... Z.


Ci rivediamo Sabato 18 ottobre 2008 alle ore 11 alla casa Internazionale delle donne (Via della lungara) per costruire insieme la manifestazione contro la violenza maschile sulle donne del 22 novembre 2008 !!


L’assemblea romana di femministe e lesbiche
http://flat.noblogs.org

Bagnoli. Le donne raccontano la fabbrica

Da stasera, 13 ottobre 2008 alle 23.30 su Radio3 Rai
un programma in 10 puntate di Renata Pepicelli
a cura di Fabiana Carobolante
regia di Daria Corrias

Dieci puntate in cui un gruppo di donne, ex impiegate e mogli di ex dipendenti, racconta la storia di una delle più grandi fabbriche siderurgiche d'Italia: l'Ilva Italsider di Bagnoli, o' cantiere, come lo chiamava la gente del posto.
Una narrazione corale al femminile che ripercorre gli anni della guerra, del boom economico, delle lotte politiche, della crisi che ha portato alla chiusura dello stabilimento.
La vicenda dell'Ilva Italsider di Napoli, cominciata nel 1904 con una legge per lo sviluppo economico della regione, e conclusasi nel 1992, è fatta anche delle storie di casalinghe e lavoratrici. Il primo ingresso delle donne in fabbrica avviene sul finire degli anni '30, quando un ristretto gruppo viene assunto per svolgere lavori di dattilografia e segreteria. Il numero delle impiegate cresce durante gli anni del boom economico, ma comunque non supererà mai le 250 unità. Le operaie invece sono state invece poche, e presenti solo per brevi periodi. Vedove di operai, morti in guerra, che venivano risarcite della perdita con un posto da bobinatrice, da cuoca alla mensa o da addetta alle pulizie.

Con la crisi e la ristrutturazione degli anni '80, le donne sono state le prime a tornare a casa, anche se un piccolo gruppo è rimasto fino alla chiusura dell'ultimo reparto, lottando, insieme a quelle donne che stavano fuori dai cancelli dello stabilimento, contro la dismissione della fabbrica e dei suoi sogni.

venerdì 3 ottobre 2008

Tre giorni contro la repressione, la normalizzazione e le nuove forme di disciplinamento dei corpi. Bologna, 10-12 ottobre 2008

Tre giorni contro la repressione, la normalizzazione e le nuove forme
di disciplinamento dei corpi. Bologna, 10-12 ottobre 2008.

Il Pride che si è tenuto a Bologna lo scorso 28 giugno ha evidenziato
profonde fratture nel movimento lesbico, gay e transessuale, fratture
esistenti – evidentemente – da prima, ma che sono emerse in maniera
drammatica attraverso almeno due elementi: la debolezza di elaborazione
politica all’interno del Comitato Pride che ha lasciato spazio a derive
securitarie, perbeniste, escludenti e qualunquiste, e la delega alla
repressione poliziesca della gestione dei conflitti interni al
movimento’ e il conseguente uso della diffamazione nei confronti dei
soggetti politici non allineati all’organizzazione.

Non credendo che questo riguardi solo il movimento LGBTIQ, ma che più in
generale sia in atto un attacco contro ogni movimento che faccia
riferimento all’autodeterminazione e all’antifascismo e che rifiuti le
logiche di rappresentanza, Facciamo Breccia, Antagonismogay, Fuoricampo
e Coordinamento Sylvia Rivera hanno organizzato a luglio un’assemblea
cittadina a Bologna, da cui è emersa una lettura tutta politica delle
vicende collegate al Pride, viste come sintomo di una generale crisi
della politica. Ciò che è avvenuto a Bologna il 28 giugno è un
analizzatore che ha rotto le omertà, facendo emergere i non detti e le
contraddizioni di una parte del movimento che ha scelto
l’istituzionalizzazione del proprio percorso politico. Diversamente noi
riteniamo fondamentale pensare e praticare i processi istituenti facendo
in modo che rimangano aperti e non si fossilizzino in un 'dato una volta
per tutte', in una burocratizzazione/
pietrificazione di ciò che dovrebbe
essere sempre in movimento, in cambio delle briciole della politica
istituzionale.

Tutto ciò è avvenuto proprio nel momento di massimo dispiegamento ed
egemonia delle politiche securitarie, razziste e omo-lesbo-transfobiche
nel nostro paese, ad opera di un governo delle destre sostenute dalla
mobilitazione di squadristi e dalle folle aizzate per il linciaggio del
diverso. Un momento storico caratterizzato da una crisi economica
generalizzata, che crea insicurezza economica, precarietà sociale e
paura per il futuro.

Un momento in cui c’è bisogno di resistere e riaffermare i principi e
gli spazi di libertà, autodeterminazione, antifascismo.

Ripartiamo dalla condizione LGBTIQ contemporanea, caratterizzata
simultaneamente da esclusione sociale/culturale e iperinclusione
produttiva; caccia alle streghe e marketizzazione pervasiva delle nostre
soggettività e spazi sociali; violenza, aggressioni, stupri e ambigua
femminilizzazione /omosessualizzazione dell’immaginario. In questo
contesto, da declinare nell’arretratezza specifica del caso italiano
(familismo, presenza vaticana…) si situano le soggettività LGBTIQ
sospese tra deliri di normalizzazione/rispettabilità e bisogni di
sovversione e trasformazione; omologazione post-identitaria e recupero
di genealogie radicali.

La tre giorni si svolgerà presso la Sala del Baraccano in Via Santo
Stefano 119 e sarà organizzata in sessioni tematiche precedute da un
momento “documentale” con questa articolazione:

Venerdì 10 ottobre

dalle 15 accoglienza

ore 16.30-19.00

R-esistenze: documenti, biografie, genealogie

Mostra fotografica e materiali

Proiezioni video: /A present for Sylvia, Libertà di movimento, Grazie a
tutte, Tranimals go to court, To be Ornella/

/ /

Sabato 11 ottobre

ore 10.00-13.00

Perbenismo, rispettabilità e normalizzazione delle soggettività lgbtiq.

L’interiorizzazione della rispettabilità come modello esistenziale ha
determinato per decenni la ricattabilità delle soggettività lgbtq e dei
nostri percorsi politici. Il tentativo di farci accettare, di apparire
normali ci ha schiacciati sopra a modelli sociali, affettivi e sessuali
omologati a quelli dominanti e imposti.

Come ribaltare questo meccanismo ora che è proprio il diverso e
l’eccentrico a essere sotto l’attacco dei moralizzatori, dei clericali,
dei fascisti? Ripensare la propria alterità, trasporre la propria
differenza per collocarsi nel margine delle resistenze accanto agli
osceni, agli impresentabili. L’attacco in questo momento è rivolto alle
prostitute e ai sex workers, per il loro impatto “estetico” sulle strade
e i marciapiedi, ma ci riguarda e coinvolge direttamente.

Sabato 11 ottobre

ore 15.00-18.00

Immaginario familista, ruolizzazione sociale/sessuale, relazioni.

Il mimetismo esasperato dall’ansia di normalizzazione ha fatto sì che
riproducessimo in ambito lgbtiq l’immaginario familista e sessista della
famiglia etero. Oggi che in piena liquidazione del welfare tutto il
lavoro di cura e assistenziale sembra tornare sulle spalle delle donne,
ricacciate tra le mura domestiche, è più che mai necessario rielaborare
una critica alla famiglia come luogo di violenza femminicida
lesbo/trans/omofobica di riproduzione dell’eterosessualità obbligatoria
e di asservimento del genere femminile.

Domenica 12 ottobre

ore 10.00-13.00

Tras/lesbo/omofobia come espressione di violenza, sessismo e
ridefinizione del patriarcato.

La ricerca e le lotte contro trans/lesbo/omofobia condotte in questi
anni possono/devono intrecciarsi con il lavoro operato dal movimento
lesbofemminista sul tema violenza, sessismo, razzismo.

La messa in crisi del patriarcato ad opera delle soggettività femministe
e lgbtiq ha generato una reazione violenta e una ridefinizione delle
strutture sociali che lo sostengono. La contestazione del potere
maschile- eterosessuale ha aperto spazi per le soggettività altre, ma
cionondimeno non è cessata la violenza, né il tentativo di riaffermare
incessantemente quel potere.

Importante in questo senso anche il dibattito suscitato dai primi gruppi
misti (gay-bi-trans-queer) sulla costruzione del maschile e la critica
della violenza.

Domenica 12 ottobre

ore 14.00-16.00

Politiche securitarie, razzismo e fascismo. Quali pratiche di resistenza?

Sala del Baraccano, via S. Stefano 119.

L’emergenza sicurezza, la politica basata sulla creazione e gestione
della paura, ha generato una spirale di odio, razzismo, violenza agiti
contro i diversi: prima i rom, poi gli omosessuali, i clandestini, le
prostitute, vengono via via individuati come il nemico pubblico da
colpire e disciplinare: dalle aggressioni “spontanee” per la strada,
alla violenza squadrista organizzata, dalle leggi proibizioniste alle
regolazioni per via amministrativa, molteplici livelli di azione
configurano un sistema, un regime autoritario, che va compreso nelle sue
continuità e discontinuità con il fascismo storico.

Per ridefinire e agire nuove pratiche di resistenza individuali e
collettive.

Domenica 12 ottobre

ore 16.00-17.30

Assemblea conclusiva.

Sintesi della tre giorni e rilancio di eventuali appuntamenti, azioni,
mobilitazioni……



Invitiamo tutte le realtà interessate a comunicare la propria
partecipazione e l’eventuale intenzione di intervenire intorno ai temi
proposti a

info@facciamobreccia.org



Invitiamo inoltre a portare materiali da esporre negli appositi tavolini
che saranno a disposizione.

Per la serata del venerdì è prevista la cena con musica e
performance presso il Vag in Via Paolo Fabbri, mentre per la serata
del sabato è prevista una festa ad Atlantide di Porta Santo Stefano.

Chi avesse bisogno di pernottare può rivolgersi sempre ad
info@facciamobreccia.org di modo da permetterci di organizzare
l’ospitalità.

FACCIAMO BRECCIA ANTAGONISMOGAY FUORICAMPO LESBIAN GROUP COORDINAMENTO
TRANS SYLVIA RIVERA

Rugby al femminile

Il Sabato

Presso il c.s.o.a. Ex Snia viscosa in via Prenestina 173

alle ore 18:00

Allenamento della squadra di rugby femminile

l'allenamento è gratuito ed aperto a tutte, sarà dedicato alla sperimentazione del contatto fisico, della resistenza, del lavoro di squadra.

Sport come aggregazione, condivisione e sperimentazione delle potenzialità del proprio corpo.

Rugby come squadra, unione, forza collettiva. La meta si raggiunge insieme e mai da sole. L'ovale si passa in dietro e mai in avanti mentre il gioco avanza perché è dietro ed intorno a te che sono le tue compagne.

"Adesso so che correre non vuol dire scappare, ma andare incontro al futuro.
Adesso so che affrontare la vita sarà un gioco da ragazze e che, se la vita è un gioco, il rugby è una gran bella maniera di viverla"

Il pre allenamento continuerà per tutti i sabati di settembre ed ottobre

Nuovo comunicato sul Consultorio di Magliana

UNA GIORNATA DI LOTTA E DI RAGGIRI

Oggi, 24 settembre 2008 si è tenuto il picchetto anti-sfratto in difesa del consultorio di via della Magliana.

Arrivate alle 8 di mattina, abbiamo trovato le dirigenti dell' Azienda Sanitaria, le quali, trafelate e in evidente stato di agitazione, hanno tempestivamente prodotto la documentazione relativa all'effettuato pagamento delle morosità.

La ASL paga l'affitto qualche giorno prima del picchetto, come è documentato nella copia del fax di comunicazione fra gli uffici legali.

Ma noi non crediamo né nella provvidenza, né ai miracoli e tanto meno nell'efficienza (tardiva) e nell'interesse della ASL.

Ed infatti, intorno le ore dodici contattiamo l'ufficiale giudiziario, il quale, totalmente ignaro (?) del carteggio tra gli studi legali delle rispettive parti, ci comunica il suo accesso alla struttura sanitaria per domani.

Il consultorio continua, così, ad essere sotto sfratto, stavolta per finita locazione, mentre le tempistiche dei lavori del poliambulatorio di Via Vaiano (dove dovrebbe essere, già da due anni, collocato il consultorio) rimangono un interrogativo a cui, per altro, le dirigenti non hanno saputo fornire una risposta esaustiva.

L'Assemblea delle Donne del Consultorio rimane mobilitata, ricordando che i consultori di zona fanno parte dei diritti delle donne, e qualsiasi tentativo di limitarli o bloccarne il servizio è VERGOGNOSO.

Vista dunque la mancanza di chiarezza della situazione, la superficialità delle soluzioni prospettate dalla ASL, e la volontà della proprietà di rientrare in possesso dell'appartamento, L'assemblea delle Donne invita tutte e tutti a una nuova mobilitazione per domani mattina, dalle ore 8 e 30 davanti ai locali del consultorio.

L'Assemblea delle Donne del Consultorio di Via Della Magliana 256 palazzina C interno 3.

Risultato del picchetto anti-sfratto a Magliana

LA ASL GARANTISCE QUESTA MATTINA CHE

IL CONSULTORIO NON SARA' SFRATTATO

L'ASSEMBLEA DELLE DONNE DEL CONSULTORIO DI MAGLIANA "VIGILEREMO PERCHE' LO SFRATTO NON VENGA ESEGUITO E IL SERVIZIO

NON SUBISCA ALCUNA INTERRUZIONE"

L'Assemblea delle donne e le operatrici del Consultorio di Magliana hanno ricevuto solo questa mattina una comunicazione dalle Responsabili della ASL RMD che l'Azienda Sanitaria ha provveduto ai pagamenti dell'affitto dei locali del Consultorio di via Magliana 256. Il documento che attestava il regolare pagamento dei canoni di locazione riportava la data di ieri.

Il Consultorio rimane comunque sotto sfratto per finita locazione.

A seguito del picchetto antisfratto di questa mattina promosso dalle donne dell'Assemblea, l'ASL RMD si è impegnata a far restare il Consultorio nei locali di Via Magliana 256 e garantire il servizio sanitario alle utenti, fino a quando non saranno conclusi i lavori della struttura sanitaria di via Vaiano.

È stato verificato questa mattina presso il cantiere di via Vaiano che i lavori hanno avuto inizio il 9 settembre 2006 e sono ripresi solo pochi giorni fa.

"L'Assemblea delle donne del Consultorio di Magliana proporrà iniziative di pressione sul territorio per una rapida conclusione dei lavori in via Vaiano e il conseguente trasferimento del Consultorio in spazi adeguati" - ha detto Francesca Cerreto dell'Assemblea delle donne - "Vigileremo inoltre che fino ad allora non venga eseguito lo sfratto del Consultorio di via Magliana per garantire che il servizio sanitario gratuito a 3.500 donne, adolescenti bambine e bambini non subisca alcuna interruzione".

Assemblea delle donne del Consultorio di Piazza dei Condottieri


L'Assemblea delle donne del Consultorio è un organo previsto dalla legge regionale attuativa della legge n. 405/75 che istituisce il Consultorio familiare e nasce con lo scopo di promuovere l'incontro e il confronto delle donne sulle tematiche legate alla salute, alla sessualità, alla gestione del Consultorio stesso e dei servizi da esso erogati.
L'Assemblea è uno strumento attraverso cui tutte noi possiamo costruire insieme, con la nostra partecipazione attiva, per condividere momenti di socialità, incontrarsi con altre donne e discutere di problemi come la violenza contro le donne e contro i bambini, la genitorialità, la gravidanza, gli anticoncezionali, etc.
Per vivere la propria vita in maniera più consapevole e responsabile.

Vieni al consultorio ogni ultimo mercoledì del mese dalle 17.00 alle 19.00.

Per capire meglio, migliorare e proporre alcune soluzioni.

CI VEDIAMO PER LA PROSSIMA ASSEMBLEA LUNEDì 29 SETTEMBRE DALLE 15.00 ALLE 17.00

Picchetto contro lo sfratto del Consultorio di Magliana

24 SETTEMBRE DALLE ORE 8
VIA DELLA MAGLIANA 256
PICCHETTO CONTRO LO SFRATTO DEL CONSULTORIO

Difendiamo il consultorio di Magliana

Da ormai qualche anno i consultori familiari sono sotto attacco.

Forse perché sono tra i pochissimi servizi pubblici rimasti gratuiti.
Forse perché servono a tutelare la salute delle donne.
Forse perché aiutano (o almeno dovrebbero) le donne che vogliono
praticare l'interruzione volontaria di gravidanza.

Qualche anno fa ci ha provato Storace, provando a farci entrare gli
integralisti cattolici del sedicente "movimento per la vita".
Oggi le difficoltà continuano per i consultori, tra trasferimenti
accorpamenti e sfratti.

Tutto questo proprio mentre la giunta Marrazzo sbandiera sui giornali
"uno stanziamento di complessivi 7.438.640 euro per il rilancio e la
riqualificazione dei consultori familiari", da spendere per la
"realizzazione di progetti innovativi per la riorganizzazione dei
servizi consultoriali". Traduzione: i soldi possono essere spesi magari
per pagare consuleni esterni, ma non per le attività ordinarie dei
consultori che proseguono tra mille difficoltà.

Dopo i tentativi di privare della sede il consultorio di Pavona e quello
di Centocelle, ora tocca al consultorio di Magliana.
Il consultorio di Magliana, infatti, è sotto sfratto. Ha già subito
tentativi di pignoramento da parte dell'ufficiale giudiziario, che il 24
settembre, tornerà, per cercare di eseguire lo sfratto.

Mentre i lavori per il nuovo poliambulatorio di Magliana, dove il
consultorio dovrebbe trasferirsi, sono bloccati ormai da anni, la ASL
Roma D non ha voluto trovare una soluzione, anche temporanea per
risolvere il contenzioso con la proprietà dei locali in cui ha sede il
consultorio. A rimetterci, come al solito, saranno le utenti di un
territorio molto vasto, che comprende i quartieri di Magliana, Marconi e
Portuense.

DIFENDIAMO I CONSULTORI
PARTECIPIAMO TUTTE E TUTTI AL PICCHETTO ANTI-SFRATTO AL CONSULTORIO DI
MAGLIANA

MERCOLEDI' 24 SETTEMBRE DALLE ORE 8
VIA DELLA MAGLIANA 256

Consultorio sotto sfratto!

Il consultorio familiare di via della Magliana, da anni collocato in un appartamento di proprietà di un privato, al quale la direzione sanitaria della ASL RMD, pagava la "pigione", è oggi sotto sfratto.
Il consultorio di Magliana serve una vasta area del XV municipio, Magliana, Portuense e Marconi, ha un utenza media annua di 3500 tra adulti, adolescenti e bambine/i, sia italiani che stranieri.
Fornisce gratuitamente le oltre 20000 prestazioni annue tra servizi di tutela della salute delle donne e supporto sociale e psicologico per quante intraprendono la scelta non facile, dell'interruzione volontaria della gravidanza. Inoltre il consultorio fornisce educazione alla genitorialità, alla sessualità e prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse. Ha attivo uno servizio di pediatria e ciclicamente promuove campagne di vaccinazione e prevenzione dei tumori al collo dell'utero e al seno.
La sanità pubblica è evidentemente sotto attacco in tutta Italia, ma da anni ormai le istituzioni mostrano un accanimento particolare verso i consultori familiari, forse proprio perché un consultorio come quello di via della Magliana, che offre un servizio gratuito indispensabile per molte donne, adolescenti, bambine e bambini, infastidisce chi deve arricchirsi con la sanità
privata e vuole rendere ogni servizio a pagamento.
Ma tutto questo ai nostri amministratori, non interessa. Il consultorio, infatti, è in attesa che gli venga assegnato uno spazio all'interno del poliambulatorio di Via Vaiano. Nell'autunno del 2006 il periodico Arvalia, emanazione diretta del consiglio municipale, strombazzava l'apertura del
cantiere e prevedeva la consegna degli spazi entro Aprile 2007, ma come sempre, sono rimaste
solo chiacchiere! Infatti a quasi 2 anni dalla grande cerimonia inaugurale, i lavori all'interno del cantiere non sono andati oltre il mattone deposto dal presidente Paris e le foto con pala e cazzuola dell'ex assessore alla sanità Augusto Battaglia.
Nel frattempo la proprietà dei locali in cui il cosultorio è ospitato ha richiesto lo sfratto, ed il consultorio è stato visitato più volte dall'ufficiale giudiziario ed ha subito tentativi di pignoramento delle strumentazioni in uso.
Il consultorio di via della Magliana nel mese di settembre verrà visitato nuovamente dall'ufficiale giudiziario per un altro tentativo di sfratto.
Crediamo che sia una vergogna che ginecologhe, pediatre, psicologhe, assistenti sociali che in esso lavorano si debbono trovare dal settembre senza una sede.
Invitiamo tutte le donne, mamme, ragazze e ragazzi a difendere lo spazio libero, gratuito e collettivo del consultorio familiare.

- PER LA SALVAGUARDIA DEI SERVIZI OFFERTI DAL CONSULTORIO
- PER L'APERTURA IMMEDIATA DEL POLIAMBULATORIO DI VIA VAIANO
- PERCHE', FINCHE' LA NUOVA SEDE NON SIA DISPONIBILE, LA ASL GARANTISCA LA
- PERMANENZA DEL CONSULTORIO NELLA SEDE ATTUALE.
- IN SOLIDARIETA' CON LE OPERATRICI E LE/GLI UTENTI DEL CONSULTORIO
- PER UNA MIGLIORE VIVIBILITA' DEL NOSTRO TERRITORIO E MAGGIORI SERVIZI
- PER LE/GLI ABITANTI DI MAGLIANA

Giardinaggio d'assalto davanti al consultorio di Piazza dei Condottieri




Oggi, 20 giugno alcuni genitori di Comare insieme alle donne dell’Assemblea del Consultorio hanno mandato un messaggio al quartiere e alle istituzioni armati di palette e rastrelli.

Di fronte al consultorio dei Piazza dei condottieri, all’interno del cui edificio si trova anche l’Asilo Nido Comunale La Magnolia, si trovavano alcune aiuole che versavano in uno stato di penoso degrado offrendo uno spettacolo triste e indecoroso ai bambini che quotidianamente vi dovevano passare davanti per entrare all’asilo e alle mamme con bambini piccolissimi che si recavano al consultorio.

Co.ma.re e l'Assemblea delle donne del Consultorio, che aveva indetto una giornata di sensibilizzazione e volantinaggio sui servizi offerti dal consultorio, hanno quindi pensato di intervenire attivamente per rimediare alla totale assenza del Servizio Giardini e dell’AMA che, come abbiamo potuto constatare, non ripulivano le aiuole e il tratto di strada circostante da mesi.

I partecipanti all’iniziativa hanno quindi abbellito le aiuole spoglie con nuove piante ed hanno affisso dei cartelli per spiegare alla popolazione del quartiere i motivi dell’iniziativa.

“Siamo molto contenti di quello che abbiamo fatto - raccontano i presenti- I bambini non meritano questo degrado. Abbiamo ricevuto numerosi incoraggiamenti da parte delle persone che passavano. Speriamo che questi gesti possano contribuire a sviluppare una sensibilità comune verso gli spazi pubblici e le istituzioni capiscano che siamo stufi di vivere nella sporcizia e nel degrado. Il decoro urbano e la manutenzione degli spazi sono compito dell’AMA e del Municipio. Ci chiediamo per quale motivo siamo stati costretti a farla noi.”

Forme di sopraffazione, resistenze e lotte


Forme di Sopraffazione, Resistenze e Lotte

dalla violenza del sistema alla violenza nella quotidianità e nell'intimità

Sabato 5 aprile

ore 21:00 apertura mostra di fotografie e fumetti

ore 21:30 proiezione video "Surplus" e "Piazza Navona ore 17"

ore 23:00 concerto rap con La Tripla - Lega al Titanio - Serk, a seguire selezioni musicali

Domenica 6 aprile

ore 13:00 braciolata all'aperto

CSOA Ex SNIA VISCOSA
Via Prenestina, 173
bus 81, 412, 810, 12N - tram 14, 5, 19