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venerdì 31 ottobre 2008

Apre la consultoria autogestita a Milano

L'ambulatorio medico popolare di via dei Transiti 28 a Milano non ottempera
all'ordinanza di rilascio dell'immobile e rilancia:
dal 4 novembre il collettivo Maistat@zitt@ riapre lo spazio consultorio
riservato alle donne, tutti i martedì dalle 18 alle 19,30

Il 4 novembre alle 18 inauguriamo la riapertura di questo spazio con un
aperitivo, sfidando le avverse vicende giudiziarie che hanno visto il
nuovo proprietario degli spazi in cui ha sede l'amp vincere la causa per
la liberazione dell'immobile, e che prevedono un nuovo accesso
dell'ufficiale giudiziario (con richiesta di forza pubblica) per il 25
novembre prossimo.

Dalla settimana successiva lo spazio “consultoria” sarà aperto tutti i
martedì dalle 18 alle 19,30 c/o Ambulatorio Medico Popolare via dei
transiti 28 Milano

IL PROGETTO

Nel 1994, a Milano, in alcuni spazi della casa occupata di via dei
Transiti, cominciava l'esperienza dell'Ambulatorio Medico Popolare per
la difesa del diritto alla salute. All'interno di quell'esperienza, su
un progetto portato avanti da tempo da un collettivo di compagne molto
giovani, nasceva il Consultorio autogestito e demedicalizzato.
Al Consultorio si potevano trovare informazioni "non neutre" sulla
contraccezione, sull'aborto, sulla gravidanza, sulla salute delle donne,
oltre che una mappatura "critica" dei consultori pubblici milanesi e
degli ospedali. Nel corso degli anni sono stati ripetutamente svolti
incontri di autoformazione su questi argomenti sia all'interno del
consultorio che nei centri sociali, e con le donne straniere nelle
scuole di italiano.
Un'esperienza preziosa che nel 2000, per problemi di tempo e di forze, è
stato inevitabile concludere, ma se è stato chiuso lo spazio "dedicato",
cioè la giornata in cui l'ambulatorio era aperto solo per le donne, non
è venuto meno in tutti questi anni il punto di riferimento informativo
costituito dalle compagne che continuano a svolgere la loro attività in
Ambulatorio.
La situazione attuale di attacco all'autodeterminazione delle donne e di
rimessa in discussione di alcuni diritti dati per acquisiti, rende
necessario riaprire questo spazio "fisico" in cui poter fare
informazione, in particolar modo sull'interruzione di gravidanza, sulle
modalità di accesso (soprattutto per le donne migranti) e sulla qualità
delle strutture pubbliche dedicate alla salute delle donne, sulla
conoscenza del proprio corpo e sulla contraccezione, sulle malattie a
trasmissione sessuale.

LE ATTIVITA'

questo ciò che si potrà trovare da subito
* informazioni, assistenza, e indirizzamento alle strutture pubbliche
per richieste di interruzione di gravidanza
* informazioni e indirizzamento ai consultori pubblici milanesi e alle
strutture ospedaliere a cui rivolgersi per problemi ginecologici,
gravidanza, parto, menopausa
* informazioni e indirizzamento alle strutture contro la violenza
maschile sulle donne
* ogni primo martedì del mese sarà dedicato in particolare, ma non solo,
alle donne lesbiche
* informazioni e materiali riguardanti la campagna “obiettiamo gli
obiettori” e spazio osservatorio OGO dove fare segnalazioni su abusi in
caso di
richiesta di IVG o di pillola del giorno dopo, o su problemi legati alla
presenza di medici obiettori di coscienza nei consultori o negli ospedali

queste le attività che partiranno prossimamente
* informazioni e incontri sulla contraccezione
* informazioni e incontri sulle malattie a trasmissione sessuale
* informazioni e incontri sulla medicina naturale, momenti di
autoformazione su sessualità, consapevolezza e contraccezione

le attività della consultoria sono completamente autogestite a
autofinanziate: non verranno richieste iscrizioni, soldi, tessere
sanitarie, permessi di soggiorno o altri documenti.

Questi i riferimenti per informazioni o contatti
02-26827343 lun 15,30-18,30 e gio 17,30-20,30 (orario di apertura AMP) e
mar 18-19,30 (orario consultoria)
maistatezitte@autistiche.org

per approfondimenti
www.vieneprimalagallina.org
www.ambulatoriopopolare.org
www.ogo.noblogs.org

martedì 21 ottobre 2008

LIBERE DI AGIRE CAPACI DI REAGIRE!

Presidio
Piazza Verdi, Bologna
ore 18.30
Martedi 21/10/2008

Il 13 Agosto un'altra donna è stata stuprata ai giardini del guasto.
Nella notte tra sabato e domenica una ragazza di 14 anni ha denunciato di aver subito uno stupro nella zona universitaria di bologna da parte di due uomini poco più che maggiorenni.


*Noi donne e lesbiche di Bologna siamo di nuovo in piazza per rivendicare la libertà di attraversare tutti i luoghi della città, sia di giorno sia di notte. Affermiamo ed esigiamo l'inviolabilità dei nostri corpi.

*Per dire basta ad ogni forma di femminicidio e ribellarci insieme alla violenza maschile.

*Contro la cultura sessista che si autogiustifica, che ci vuole oggetto di desiderio e di controllo e ci nega la libera scelta di come gestire i nostri corpi, e dunque ci nega soggettività politica e piena cittadinanza.

Ribelliamoci insieme alla violenza maschile
Riprendiamoci spazio
Denunciamo le violenze


maragridaforte@inventati.org


Figliefemmine - Mujeres Libres - Collettivo Clitoristrix Femministe e Lesbiche - Quelle che non ci stanno - Fuoricampo lesbian group - Rete delle donne di Bologna

venerdì 3 ottobre 2008

Tre giorni contro la repressione, la normalizzazione e le nuove forme di disciplinamento dei corpi. Bologna, 10-12 ottobre 2008

Tre giorni contro la repressione, la normalizzazione e le nuove forme
di disciplinamento dei corpi. Bologna, 10-12 ottobre 2008.

Il Pride che si è tenuto a Bologna lo scorso 28 giugno ha evidenziato
profonde fratture nel movimento lesbico, gay e transessuale, fratture
esistenti – evidentemente – da prima, ma che sono emerse in maniera
drammatica attraverso almeno due elementi: la debolezza di elaborazione
politica all’interno del Comitato Pride che ha lasciato spazio a derive
securitarie, perbeniste, escludenti e qualunquiste, e la delega alla
repressione poliziesca della gestione dei conflitti interni al
movimento’ e il conseguente uso della diffamazione nei confronti dei
soggetti politici non allineati all’organizzazione.

Non credendo che questo riguardi solo il movimento LGBTIQ, ma che più in
generale sia in atto un attacco contro ogni movimento che faccia
riferimento all’autodeterminazione e all’antifascismo e che rifiuti le
logiche di rappresentanza, Facciamo Breccia, Antagonismogay, Fuoricampo
e Coordinamento Sylvia Rivera hanno organizzato a luglio un’assemblea
cittadina a Bologna, da cui è emersa una lettura tutta politica delle
vicende collegate al Pride, viste come sintomo di una generale crisi
della politica. Ciò che è avvenuto a Bologna il 28 giugno è un
analizzatore che ha rotto le omertà, facendo emergere i non detti e le
contraddizioni di una parte del movimento che ha scelto
l’istituzionalizzazione del proprio percorso politico. Diversamente noi
riteniamo fondamentale pensare e praticare i processi istituenti facendo
in modo che rimangano aperti e non si fossilizzino in un 'dato una volta
per tutte', in una burocratizzazione/
pietrificazione di ciò che dovrebbe
essere sempre in movimento, in cambio delle briciole della politica
istituzionale.

Tutto ciò è avvenuto proprio nel momento di massimo dispiegamento ed
egemonia delle politiche securitarie, razziste e omo-lesbo-transfobiche
nel nostro paese, ad opera di un governo delle destre sostenute dalla
mobilitazione di squadristi e dalle folle aizzate per il linciaggio del
diverso. Un momento storico caratterizzato da una crisi economica
generalizzata, che crea insicurezza economica, precarietà sociale e
paura per il futuro.

Un momento in cui c’è bisogno di resistere e riaffermare i principi e
gli spazi di libertà, autodeterminazione, antifascismo.

Ripartiamo dalla condizione LGBTIQ contemporanea, caratterizzata
simultaneamente da esclusione sociale/culturale e iperinclusione
produttiva; caccia alle streghe e marketizzazione pervasiva delle nostre
soggettività e spazi sociali; violenza, aggressioni, stupri e ambigua
femminilizzazione /omosessualizzazione dell’immaginario. In questo
contesto, da declinare nell’arretratezza specifica del caso italiano
(familismo, presenza vaticana…) si situano le soggettività LGBTIQ
sospese tra deliri di normalizzazione/rispettabilità e bisogni di
sovversione e trasformazione; omologazione post-identitaria e recupero
di genealogie radicali.

La tre giorni si svolgerà presso la Sala del Baraccano in Via Santo
Stefano 119 e sarà organizzata in sessioni tematiche precedute da un
momento “documentale” con questa articolazione:

Venerdì 10 ottobre

dalle 15 accoglienza

ore 16.30-19.00

R-esistenze: documenti, biografie, genealogie

Mostra fotografica e materiali

Proiezioni video: /A present for Sylvia, Libertà di movimento, Grazie a
tutte, Tranimals go to court, To be Ornella/

/ /

Sabato 11 ottobre

ore 10.00-13.00

Perbenismo, rispettabilità e normalizzazione delle soggettività lgbtiq.

L’interiorizzazione della rispettabilità come modello esistenziale ha
determinato per decenni la ricattabilità delle soggettività lgbtq e dei
nostri percorsi politici. Il tentativo di farci accettare, di apparire
normali ci ha schiacciati sopra a modelli sociali, affettivi e sessuali
omologati a quelli dominanti e imposti.

Come ribaltare questo meccanismo ora che è proprio il diverso e
l’eccentrico a essere sotto l’attacco dei moralizzatori, dei clericali,
dei fascisti? Ripensare la propria alterità, trasporre la propria
differenza per collocarsi nel margine delle resistenze accanto agli
osceni, agli impresentabili. L’attacco in questo momento è rivolto alle
prostitute e ai sex workers, per il loro impatto “estetico” sulle strade
e i marciapiedi, ma ci riguarda e coinvolge direttamente.

Sabato 11 ottobre

ore 15.00-18.00

Immaginario familista, ruolizzazione sociale/sessuale, relazioni.

Il mimetismo esasperato dall’ansia di normalizzazione ha fatto sì che
riproducessimo in ambito lgbtiq l’immaginario familista e sessista della
famiglia etero. Oggi che in piena liquidazione del welfare tutto il
lavoro di cura e assistenziale sembra tornare sulle spalle delle donne,
ricacciate tra le mura domestiche, è più che mai necessario rielaborare
una critica alla famiglia come luogo di violenza femminicida
lesbo/trans/omofobica di riproduzione dell’eterosessualità obbligatoria
e di asservimento del genere femminile.

Domenica 12 ottobre

ore 10.00-13.00

Tras/lesbo/omofobia come espressione di violenza, sessismo e
ridefinizione del patriarcato.

La ricerca e le lotte contro trans/lesbo/omofobia condotte in questi
anni possono/devono intrecciarsi con il lavoro operato dal movimento
lesbofemminista sul tema violenza, sessismo, razzismo.

La messa in crisi del patriarcato ad opera delle soggettività femministe
e lgbtiq ha generato una reazione violenta e una ridefinizione delle
strutture sociali che lo sostengono. La contestazione del potere
maschile- eterosessuale ha aperto spazi per le soggettività altre, ma
cionondimeno non è cessata la violenza, né il tentativo di riaffermare
incessantemente quel potere.

Importante in questo senso anche il dibattito suscitato dai primi gruppi
misti (gay-bi-trans-queer) sulla costruzione del maschile e la critica
della violenza.

Domenica 12 ottobre

ore 14.00-16.00

Politiche securitarie, razzismo e fascismo. Quali pratiche di resistenza?

Sala del Baraccano, via S. Stefano 119.

L’emergenza sicurezza, la politica basata sulla creazione e gestione
della paura, ha generato una spirale di odio, razzismo, violenza agiti
contro i diversi: prima i rom, poi gli omosessuali, i clandestini, le
prostitute, vengono via via individuati come il nemico pubblico da
colpire e disciplinare: dalle aggressioni “spontanee” per la strada,
alla violenza squadrista organizzata, dalle leggi proibizioniste alle
regolazioni per via amministrativa, molteplici livelli di azione
configurano un sistema, un regime autoritario, che va compreso nelle sue
continuità e discontinuità con il fascismo storico.

Per ridefinire e agire nuove pratiche di resistenza individuali e
collettive.

Domenica 12 ottobre

ore 16.00-17.30

Assemblea conclusiva.

Sintesi della tre giorni e rilancio di eventuali appuntamenti, azioni,
mobilitazioni……



Invitiamo tutte le realtà interessate a comunicare la propria
partecipazione e l’eventuale intenzione di intervenire intorno ai temi
proposti a

info@facciamobreccia.org



Invitiamo inoltre a portare materiali da esporre negli appositi tavolini
che saranno a disposizione.

Per la serata del venerdì è prevista la cena con musica e
performance presso il Vag in Via Paolo Fabbri, mentre per la serata
del sabato è prevista una festa ad Atlantide di Porta Santo Stefano.

Chi avesse bisogno di pernottare può rivolgersi sempre ad
info@facciamobreccia.org di modo da permetterci di organizzare
l’ospitalità.

FACCIAMO BRECCIA ANTAGONISMOGAY FUORICAMPO LESBIAN GROUP COORDINAMENTO
TRANS SYLVIA RIVERA