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sabato 31 gennaio 2009

La violenza contro le donne non dipende dal passaporto

Se andate qui:

http://www.agenziami.it/articolo/2437/Presidio+delle+donne+davanti+al+Campidoglio/

potrete vedere il video del presidio che si è tenuto il 29.01.09 al Campidoglio

Comunicato presidio del 29 gennaio in campidoglio

LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
NON DIPENDE DAL PASSAPORTO,
LA FANNO GLI UOMINI

Invitiamo tutte a partecipare a un presidio
contro la violenza maschile sulle donne,
giovedì 29 gennaio - dalle ore 16 in poi
scalinata del campidoglio, roma

Il Comune di Roma ha indetto per giovedì 29 gennaio (dalle ore 16) una seduta straordinaria del consiglio comunale per discutere una serie di provvedimenti speciali per la "sicurezza" delle donne.
Le istituzioni e i media ancora una volta non hanno alcun ritegno nell'usare le donne che già subiscono violenza per parlare di altro e per distogliere l'attenzione dal fatto che la violenza contro le donne da sempre la compiono uomini - di qualunque nazionalità e classe sociale essi siano.
La politica e le istituzioni non hanno mai dedicato alcun 'consiglio straordinario' al fatto che le donne in Italia nel 90% dei casi (dati Istat) subiscono violenze o vengono uccise da familiari, ex o conoscenti, perché vorrebbe dire ammettere che c'è un intero sistema sociale ed economico che sfrutta le donne e cerca di controllare le loro vite con la 'cultura' dello stupro.

LE DONNE INSIEME
POSSONO SCONFIGGERE LA PAURA DELLO STUPRO,
POSSONO DENUNCIARE E DIFENDERSI
Presidio dalle ore 16 - scalinata del Campidoglio
giovedì 29 gennaio, roma

L'Assemblea romana di femministe e lesbiche
sommosse_roma@autistici.org

martedì 2 dicembre 2008

Adeschiamo i diritti!


ADESCHIAMO DIRITTI! ROMA - 13 DICEMBRE Piazza Farnese

http://adeschiamoidiritti.noblogs.org

Dalla presentazione del Disegno di Legge Carfagna sulla prostituzione e con
le ordinanze di tanti Sindaci in Italia si è creato un pericoloso clima di
intolleranza verso tutte le persone che si prostituiscono. La «sicurezza»
sta diventando l’abbaglio e il pretesto per escludere e discriminare i
più «deboli», i «diversi» e gli «stranieri», nei confronti dei quali
sono aumentate aggressioni, violenze, discriminazioni che si fanno passare
come normali, endemici e scontati atti di violenza metropolitana,
sottacendone l’origine razzista, sessista, omo-transfobica. Sulla paura e
sull’insicurezza si sono costruite campagne che non risolvono ma
ingigantiscono i problemi, dei quali si continua a non considerare le cause
cercando semplicemente di eliminare gli effetti per mezzo della ricetta
più semplice, quella di nascondere. Esattamente quello che si sta tentando
di fare con la prostituzione: renderla invisibile. Ci opponiamo al ddl
perché crediamo che le persone debbano essere:
• LIBERE DALLA VIOLENZA a cui vuole condannare il ddl Carfagna
costringendo le persone ad esercitare la prostituzione al chiuso, dove è
più difficile difendersi dalla violenza e dove aumenta la precarietà. Il
ddl inoltre, prevede il rimpatrio forzato delle persone minorenni non
italiane che si prostituiscono, costringendole a tornare nei luoghi dai
quali sono fuggite.
• LIBERE DI POTER ACCEDERE E DI USUFRUIRE DI SERVIZI E OPPORTUNITA'
mentre invece il ddl Carfagna - con il suo estremismo securitario e la sua
impostazione esclusivamente repressiva - toglie ogni prospettiva futura per
chiunque voglia abbandonare la prostituzione (si pensi alle transessuali,
discriminate sul lavoro). Le persone trafficate vedranno ridotte
drasticamente le loro possibilità di accedere ai programmi di assistenza e
protezione sociale in quanto sempre più irraggiungibili dagli operatori
sociali ma anche dalle forze dell’ordine, che verranno viste come nemiche
anziché come un punto di riferimento.
• LIBERE DI SCEGLIERE mentre il ddl Carfagna non tiene in considerazione
il fatto che la prostituzione possa essere una scelta, né garantisce aiuto
alle vittime di tratta e sfruttamento, né offre alternative a chi vorrebbe
abbandonare l’attività prostitutiva ma ha bisogno di un sostegno. •
LIBERE DAL PREGIUDIZIO mentre il ddl, criminalizzando la prostituzione,
aumenta lo stigma e il pregiudizio verso chi la pratica, esponendo le
persone a violenze, persecuzioni, discriminazioni e maggior emarginazione.
• LIBERE DI AGIRE mentre il ddl, per salvaguardare il «pubblico
pudore», impone norme di comportamento a tutte e tutti. In questo modo si
limita la libertà, l’autodeterminazione e si ledono i diritti.

venerdì 7 novembre 2008

Nuovo picchetto a Magliana

INDECOROSO PICCHETTO ANTI-SFRATTO:

Come un mese e mezzo fa appuntamento ore 8:00 sotto il consultorio di via
della magliana 256 per aspettare la visita dell'ufficiale giudiziario.
Nei giorni scorsi all'assemblea delle donne era stato comunicato l'avvenuto
accordo tra la proprietà dei locali del consultorio e la Asl,che sanciva
il blocco dello sfratto per finita locazione fino a gennaio 2009,data in
cui è prevista la fine dei lavori in Via Vaiano,il nuovo stabile che
dovrà ospitare il consultorio di magliana.
La nostra presenza stamattina era volta ad assicurarci che tale accordo
venisse effettivamente rispettato e per tenere alta l'attenzione.
Già dalle prime ore di picchetto alcune abitanti del palazzo,

fasciste e reazionarie, hanno iscenato la piazzata in nome del decoro urbano, perchè
i nostri striscioni contro lo sfratto del consultorio rovinavano la
facciata della loro sacrosanta proprietà.
Di fronte alle nostre spiegazioni che cercavano di sottolineare che noi
stavamo lì in difesa di un servizio pubblico e gratuito che rischia la
chiusura, queste hanno trovato come unica risposta l'arroganza e
l'aggressività e infine hanno chiamato le forze dell'ordine.
Dopo poco l'efficente carabiniere di quartiere si è presenta a via della
magliana 256 pretendendo i documenti di tutte noi.
A seguito di una breve trattativa,mentre nel frattempo arrivavano i
rinforzi della polizia, siamo riuscite a ridurre il danno, consegnando solo
i documenti di alcune di noi, e dei compagni del centro sociale Macchia
Rossa.
Valutiamo la vicenda un ennesimo attacco alla libertà di manifestare e di
lottare in difesa degli spazi e dei servizi del quartiere, a fronte di un
ottusa difesa della proprietà privata.
Reputiamo grave il fatto che la chiamata della polizia sia partita da
alcune donne,che hanno ritenuto più importante la tutela dell'immagine e
del decoro delle loro case piuttosto che la difesa di un posto che nasce
dalle donne e alle donne si rivolge.
Nonostante tutto ciò l'ufficiale giudiziario si è comunque presentato,e
ha rinviato lo sfratto al 4 febbraio 2009.
A fronte di questi eventi consapevoli che la questione del consultorio di
magliana non si è conclusa invitiamo tutte a partecipare all'assemblea
delle donne che si terrà venerdì 21 novembre ore 9:00 nei locali del
consultorio,via della magliana 256.

Indecorose e libere

l'assemblea delle donne
c.s.o.a. Macchia Rossa
l'otto marzo occupata
occupa.noblogs.org

venerdì 31 ottobre 2008

Novità dall'Assemblea delle Donne del Consultorio di Magliana

Questa mattina (29.10.2008) è arrivata comunicazione ufficiale da parte della ASL di un raggiunto accordo con la proprietà dell' appartamento 256/C/3 in via della Magliana. L'accordo prevede una proroga dello sfratto fino (e NON OLTRE) a fine gennaio 2009.
D'altra parte, L'ing. Massimi, responsabile dei lavori al cantiere del Poliambulatorio di via Vaiano, dove il consultorio potrà finalmente trovare definitiva sistemazione, si
impegna da oggi a fornire un report dei lavori ogni dieci giorni, in modo da permetterci di monitorare la situazione.
Noi come assemblea delle donne, date precedenti esperienze antisfratto, presenzieremo comunque il 6 novembre con un picchetto in forma ridotta davanti il consultorio
per ricevere la comunicazione della proroga da parte dell' Uff. Giudiziario. Chi volesse venire a ribadire la propria presenza sarà la benvenuta.
L'INIZITIVA del 1° NOV. E' quindi RIMANDATA a dopo il picchetto. Ci ritroveremo in piazza a Magliana non più soltanto per fare informazione e attività sul territorio relative ai consultori , ma sarà anche la festa di tutt* coloro che hanno partecipato alla riuscita
di questa lotta. Noi non sappiamo se a gennaio la situazione sarà effettivamente risolta. Comunque vi terremo al corrente.
Per il momento grazie a tutte quelle che si sono mobilitate, ci hanno dato consiglio,
materiale info e sostegno.

Le donne dell'assemblea del consultorio.

martedì 21 ottobre 2008

mercoledì 15 ottobre 2008

Iniziativa de L'una e le altre

Il 13 ottobre un gruppo di sommosse romane ha appeso lo striscione:

MA QUALE DECORO! E' SOLO VIOLENZA LEGALIZZATA!
NESSUNA PROSTITUTA DEVE ESSERE CRIMINALIZZATA!

sul cavalcavia di VIA SALARIA, in corrispondenza della Motorizzazione Civile.

Guarda il video qui:

http://www.donnatv.it/tv/mooffanka/?tool=tvp

Aperitivo venerdì 17 ottobre ore 19.00 organizzato dal colletivo Le Ribellule

venerdì 3 ottobre 2008

Nuovo comunicato sul Consultorio di Magliana

UNA GIORNATA DI LOTTA E DI RAGGIRI

Oggi, 24 settembre 2008 si è tenuto il picchetto anti-sfratto in difesa del consultorio di via della Magliana.

Arrivate alle 8 di mattina, abbiamo trovato le dirigenti dell' Azienda Sanitaria, le quali, trafelate e in evidente stato di agitazione, hanno tempestivamente prodotto la documentazione relativa all'effettuato pagamento delle morosità.

La ASL paga l'affitto qualche giorno prima del picchetto, come è documentato nella copia del fax di comunicazione fra gli uffici legali.

Ma noi non crediamo né nella provvidenza, né ai miracoli e tanto meno nell'efficienza (tardiva) e nell'interesse della ASL.

Ed infatti, intorno le ore dodici contattiamo l'ufficiale giudiziario, il quale, totalmente ignaro (?) del carteggio tra gli studi legali delle rispettive parti, ci comunica il suo accesso alla struttura sanitaria per domani.

Il consultorio continua, così, ad essere sotto sfratto, stavolta per finita locazione, mentre le tempistiche dei lavori del poliambulatorio di Via Vaiano (dove dovrebbe essere, già da due anni, collocato il consultorio) rimangono un interrogativo a cui, per altro, le dirigenti non hanno saputo fornire una risposta esaustiva.

L'Assemblea delle Donne del Consultorio rimane mobilitata, ricordando che i consultori di zona fanno parte dei diritti delle donne, e qualsiasi tentativo di limitarli o bloccarne il servizio è VERGOGNOSO.

Vista dunque la mancanza di chiarezza della situazione, la superficialità delle soluzioni prospettate dalla ASL, e la volontà della proprietà di rientrare in possesso dell'appartamento, L'assemblea delle Donne invita tutte e tutti a una nuova mobilitazione per domani mattina, dalle ore 8 e 30 davanti ai locali del consultorio.

L'Assemblea delle Donne del Consultorio di Via Della Magliana 256 palazzina C interno 3.

Risultato del picchetto anti-sfratto a Magliana

LA ASL GARANTISCE QUESTA MATTINA CHE

IL CONSULTORIO NON SARA' SFRATTATO

L'ASSEMBLEA DELLE DONNE DEL CONSULTORIO DI MAGLIANA "VIGILEREMO PERCHE' LO SFRATTO NON VENGA ESEGUITO E IL SERVIZIO

NON SUBISCA ALCUNA INTERRUZIONE"

L'Assemblea delle donne e le operatrici del Consultorio di Magliana hanno ricevuto solo questa mattina una comunicazione dalle Responsabili della ASL RMD che l'Azienda Sanitaria ha provveduto ai pagamenti dell'affitto dei locali del Consultorio di via Magliana 256. Il documento che attestava il regolare pagamento dei canoni di locazione riportava la data di ieri.

Il Consultorio rimane comunque sotto sfratto per finita locazione.

A seguito del picchetto antisfratto di questa mattina promosso dalle donne dell'Assemblea, l'ASL RMD si è impegnata a far restare il Consultorio nei locali di Via Magliana 256 e garantire il servizio sanitario alle utenti, fino a quando non saranno conclusi i lavori della struttura sanitaria di via Vaiano.

È stato verificato questa mattina presso il cantiere di via Vaiano che i lavori hanno avuto inizio il 9 settembre 2006 e sono ripresi solo pochi giorni fa.

"L'Assemblea delle donne del Consultorio di Magliana proporrà iniziative di pressione sul territorio per una rapida conclusione dei lavori in via Vaiano e il conseguente trasferimento del Consultorio in spazi adeguati" - ha detto Francesca Cerreto dell'Assemblea delle donne - "Vigileremo inoltre che fino ad allora non venga eseguito lo sfratto del Consultorio di via Magliana per garantire che il servizio sanitario gratuito a 3.500 donne, adolescenti bambine e bambini non subisca alcuna interruzione".

Picchetto contro lo sfratto del Consultorio di Magliana

24 SETTEMBRE DALLE ORE 8
VIA DELLA MAGLIANA 256
PICCHETTO CONTRO LO SFRATTO DEL CONSULTORIO

Difendiamo il consultorio di Magliana

Da ormai qualche anno i consultori familiari sono sotto attacco.

Forse perché sono tra i pochissimi servizi pubblici rimasti gratuiti.
Forse perché servono a tutelare la salute delle donne.
Forse perché aiutano (o almeno dovrebbero) le donne che vogliono
praticare l'interruzione volontaria di gravidanza.

Qualche anno fa ci ha provato Storace, provando a farci entrare gli
integralisti cattolici del sedicente "movimento per la vita".
Oggi le difficoltà continuano per i consultori, tra trasferimenti
accorpamenti e sfratti.

Tutto questo proprio mentre la giunta Marrazzo sbandiera sui giornali
"uno stanziamento di complessivi 7.438.640 euro per il rilancio e la
riqualificazione dei consultori familiari", da spendere per la
"realizzazione di progetti innovativi per la riorganizzazione dei
servizi consultoriali". Traduzione: i soldi possono essere spesi magari
per pagare consuleni esterni, ma non per le attività ordinarie dei
consultori che proseguono tra mille difficoltà.

Dopo i tentativi di privare della sede il consultorio di Pavona e quello
di Centocelle, ora tocca al consultorio di Magliana.
Il consultorio di Magliana, infatti, è sotto sfratto. Ha già subito
tentativi di pignoramento da parte dell'ufficiale giudiziario, che il 24
settembre, tornerà, per cercare di eseguire lo sfratto.

Mentre i lavori per il nuovo poliambulatorio di Magliana, dove il
consultorio dovrebbe trasferirsi, sono bloccati ormai da anni, la ASL
Roma D non ha voluto trovare una soluzione, anche temporanea per
risolvere il contenzioso con la proprietà dei locali in cui ha sede il
consultorio. A rimetterci, come al solito, saranno le utenti di un
territorio molto vasto, che comprende i quartieri di Magliana, Marconi e
Portuense.

DIFENDIAMO I CONSULTORI
PARTECIPIAMO TUTTE E TUTTI AL PICCHETTO ANTI-SFRATTO AL CONSULTORIO DI
MAGLIANA

MERCOLEDI' 24 SETTEMBRE DALLE ORE 8
VIA DELLA MAGLIANA 256

Consultorio sotto sfratto!

Il consultorio familiare di via della Magliana, da anni collocato in un appartamento di proprietà di un privato, al quale la direzione sanitaria della ASL RMD, pagava la "pigione", è oggi sotto sfratto.
Il consultorio di Magliana serve una vasta area del XV municipio, Magliana, Portuense e Marconi, ha un utenza media annua di 3500 tra adulti, adolescenti e bambine/i, sia italiani che stranieri.
Fornisce gratuitamente le oltre 20000 prestazioni annue tra servizi di tutela della salute delle donne e supporto sociale e psicologico per quante intraprendono la scelta non facile, dell'interruzione volontaria della gravidanza. Inoltre il consultorio fornisce educazione alla genitorialità, alla sessualità e prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse. Ha attivo uno servizio di pediatria e ciclicamente promuove campagne di vaccinazione e prevenzione dei tumori al collo dell'utero e al seno.
La sanità pubblica è evidentemente sotto attacco in tutta Italia, ma da anni ormai le istituzioni mostrano un accanimento particolare verso i consultori familiari, forse proprio perché un consultorio come quello di via della Magliana, che offre un servizio gratuito indispensabile per molte donne, adolescenti, bambine e bambini, infastidisce chi deve arricchirsi con la sanità
privata e vuole rendere ogni servizio a pagamento.
Ma tutto questo ai nostri amministratori, non interessa. Il consultorio, infatti, è in attesa che gli venga assegnato uno spazio all'interno del poliambulatorio di Via Vaiano. Nell'autunno del 2006 il periodico Arvalia, emanazione diretta del consiglio municipale, strombazzava l'apertura del
cantiere e prevedeva la consegna degli spazi entro Aprile 2007, ma come sempre, sono rimaste
solo chiacchiere! Infatti a quasi 2 anni dalla grande cerimonia inaugurale, i lavori all'interno del cantiere non sono andati oltre il mattone deposto dal presidente Paris e le foto con pala e cazzuola dell'ex assessore alla sanità Augusto Battaglia.
Nel frattempo la proprietà dei locali in cui il cosultorio è ospitato ha richiesto lo sfratto, ed il consultorio è stato visitato più volte dall'ufficiale giudiziario ed ha subito tentativi di pignoramento delle strumentazioni in uso.
Il consultorio di via della Magliana nel mese di settembre verrà visitato nuovamente dall'ufficiale giudiziario per un altro tentativo di sfratto.
Crediamo che sia una vergogna che ginecologhe, pediatre, psicologhe, assistenti sociali che in esso lavorano si debbono trovare dal settembre senza una sede.
Invitiamo tutte le donne, mamme, ragazze e ragazzi a difendere lo spazio libero, gratuito e collettivo del consultorio familiare.

- PER LA SALVAGUARDIA DEI SERVIZI OFFERTI DAL CONSULTORIO
- PER L'APERTURA IMMEDIATA DEL POLIAMBULATORIO DI VIA VAIANO
- PERCHE', FINCHE' LA NUOVA SEDE NON SIA DISPONIBILE, LA ASL GARANTISCA LA
- PERMANENZA DEL CONSULTORIO NELLA SEDE ATTUALE.
- IN SOLIDARIETA' CON LE OPERATRICI E LE/GLI UTENTI DEL CONSULTORIO
- PER UNA MIGLIORE VIVIBILITA' DEL NOSTRO TERRITORIO E MAGGIORI SERVIZI
- PER LE/GLI ABITANTI DI MAGLIANA